Con il 2022 fa il suo ingresso sulla scena dei videogame il nuovo Call of Duty: Modern Warfare 2.
Nato direttamente dalle ceneri della popolarissima serie di giochi, anche in questo caso la tipologia è quella del gunplay che ambisce (peraltro riuscendoci egregiamente) a coinvolgere il giocatore intrattenendolo con un novo capitolo estremamente piacevole da esplorare, grazie alla sapiente combinazione di differenti elementi accuratamente studiati.
Da una parte la grafica piuttosto minimale, che riduce il numero di stimolazioni rendendo il flusso d’azione molto scorrevole; dall’altra la facilità con la quale i nemici vengono abbattuti, che oltre a regalare un’ottima reattività fornisce anche un appagamento immediato, che fa sì che movimenti e prosecuzione della trama siano privi di interruzioni.
Le armi a disposizione sono diversificate e ottimizzate in questa nuova versione, ma il pregio più notevole rispetto all’edizione precedente riguarda la possibilità, accresciuta, di apportare modifiche, che determina una maggiore intuitività del gioco, che può così essere portato avanti nel modo che ogni gamer trova personalmente più soddisfacente e appagante.
La trama del gioco di Cod Modern Warfare 2
Il secondo capitolo di Call of Duty prende l’avvio tre anni dopo gli eventi che hanno concluso l’epopea precedente, cercando di riprenderne, oltre allo stile, anche i fili logici e tematici, riportando piacevolmente alla memoria degli appassionati molti ricordi legati a Infinity Ward. Nuovamente, infatti, si è alle prese con una crisi che tocca diversi stati e potrebbe scatenare reazioni in grado di sconvolgere il precario equilibrio mondiale.
Nello specifico, l’evento che determina l’inizio delle vicende è la morte di un generale ignoto, che cade vittima di un attacco aereo a opera dei militari americani.
Da qui scaturiscono scontri e promesse di vendetta, che vedono contrapporsi forze antagoniste che chiamano nuovamente in causa personaggi già noti, oltre ad altri sconosciuti e i terroristi di Al-Qatala.
Una trama che sembra semplice ma che gli sviluppatori del gioco hanno voluto imprimere di ulteriore valore, scatenando anche riflessioni complesse che abbracciano un sistema di morali discutibili e di etiche ambigue, in un continuo duello tra ciò che è giusto e ciò che non è lecito.
Il nuovo Call of Duty, quindi, ricco di spunti in grado di stimolare e provocare la sensibilità del giocatore, attribuisce una grande importanza a quesiti niente affatto banali, che portano a riflettere sulla legittimità di alcune azioni, su quanto ci si possa spingere al limite per raggiungere un obiettivo o un bene superiore.
Ci troviamo dunque di fronte a uno screenplay nato per essere provocatorio, in grado di coinvolgere in modo molto avvincente il gamer.
Diverse modalità di gioco multigiocatore per Modern Warfare 2
La modalità singola riesce a intrattenere egregiamente, ma il vero punto di forza di Call of Duty: Modern Warfare 2 è la vasta disponibilità di scelta tra le differenti modalità multigiocatore, che consentono di condividere il gioco con altri utenti in base alle proprie preferenze.
Rimangono immutate alcune modalità ereditate dalle versioni precedenti e molto apprezzate dagli utenti, come l’Uccisione Confermata, il Dominio e il Deathmatch a squadre. La prima modalità prevede un accumulo di punti conseguente al raccoglimento delle piastrine appartenenti ai nemici abbattuti; nella seconda i giocatori si dividono in due squadre che si contendono tre zone distinte della mappa, sulle quali devono mantenere il presidio per ottenere un numero maggiore di punti; nel Deathmatch a squadre, invece, si continua a combattere fino allo scadere del tempo e i punti vengono attribuiti in relazione al numero di uccisioni.
Ritorna anche la modalità Cerca e Distruggi, un punto fermo di Call of Duty basato prevalentemente sul gioco di strategia, che consiste nel piazzare una bomba che deve essere trovata e disinnescata da parte della squadra avversaria.
Alcune novità, diversamente, sono il Soccorso Prigionieri, che prevede l’uccisione dei nemici allo scopo di trarre in salvo i prigionieri, e il Knockout, che invece rappresenta un’evoluzione del Gunfight ampliata, in quanto prevede che si fronteggino due squadre di sei giocatori ciascuna. Immancabile, infine, il classicissimo Tutti contro tutti, dove non esistono squadre ma ciascuno gioca in autonomia, e il primo che registra 25 uccisioni ottiene la vittoria.
Oltre alle due categorie che vedono contrapporsi le modalità tradizionali e quelle più innovative, si trova anche una terza, che prevede altre possibilità, come la modalità Invasione o quella Guerra Terrestre, che coinvolgono team composti da ben 32 giocatori estendendo, sostanzialmente, le dinamiche di Dominio e Deathmatch a squadre.
A livello visivo, l’impatto è notevole, specialmente al momento della scesa in campo, che prevede l’entrata in scena a bordo di un elicottero e l’ingresso degli avversari, controllati dall’intelligenza artificiale, con i rispettivi paracadute.
Questa presentazione scenica riesce a coinvolgere il gamer in modo molto impattante, immergendolo nel contesto bellico e premettendogli di vivere l’esperienza in modo più realistico.
Insomma, il nuovo Call of Duty è in grado di accontentare i gusti di ciascun giocatore, grazie alla fluidità e alla reattività di sempre e affiancando agli elementi ai quali tutti gli appassionati sono affezionati molte novità in fatto di modalità multigiocatore.